giovedì 6 settembre 2012

La penna degli sconosciuti: Rosanna Fiorino - Mornington Crescent e le odissee del cuore

La penna degli sconosciuti

MIE OPINIONI SU LIBRI DI SCRITTORI ILLUSTRI SCONOSCIUTI (SPERO PER POCO)

In questa rubrica, creata appositamente da me ( e chi altri, sennò?), inserirò mie opinioni, quindi non delle vere e proprie recensioni, su testi che mi sono pervenuti, in un modo o nell'altro. Quello che li accomunerà sarà la (poca) fama di chi li ha scritti e la (molta) passione che ci ha messo dentro. Chi volesse approfittare di questo spazio, potrà inviarmi il proprio libro edito in formato cartaceo, contattandomi in via preliminare via mail, oppure direttamente inviandomelo via mail. L'indirizzo è: enzo-dandrea@virgilio.it.

ROSANNA FIORINO
MORNINGTON CRESCENT
Odissea moderna alla ricerca di se stessi    
Tormentato viaggio alla ricerca di se stesso, in cui le vicende del protagonista, Theo, si allacciano e intrecciano con le vite e i problemi di amici di vecchia data e conoscenze nuove.
Un viaggio che lo conduce da Milano verso Lecce, dove Theo si reca per rivedere un suo vecchio amico.
Sul treno, nel più banale dei modi, fa conoscenza con Sarah, una ragazza che sarà sua sparring partner per i momenti cruciali della storia.
Da questo punto in poi si svilupperà una piccola odissea che lo porterà a Roma, poi a Parma e infine a Londra, alla ricerca di Sarah, la quale è partita lasciandogli solo un bigliettino come indizio.
Nel racconto di Rosanna Fiorino si alternano così personaggi minori, tratteggiati con gradevole tocco e sensibilità, ognuno con la propria unicità e uniti tutti dallo svolgersi dei fatti che hanno al loro centro le vicende, i tormenti del protagonista nonchè io narrante.
Delineate molto bene sono soprattutto le  figure di Theo, introspettivo e a volte in balia degli eventi, e  Sarah, ribelle e anticonformista. Le due figure si inseguono in questo viaggio, fino agli eventi misteriosi di Londra e al tragico epilogo.
Bello e coinvolgente è il continuo condimento del ritmo del racconto con intermezzi musicali (ottima la citazione di brani significativi e degli artisti inseriti, molto congeniali e adatti alla storia).
Questa tecnica dà modo di immaginare un’ideale colonna sonora per l’intero racconto. Ha un unico difetto: occorre conoscere i brani in questione. Ma non lo vedo un ostacolo insormontabile, soprattutto se si sta gustando la lettura. E soprattutto nella parte che si svolge a Londra (a mio giudizio la più interessante del libro), in cui il registro cambia e si assumono toni al limite del gotico.
Malinconico il susseguirsi dei fatti finali, solo in parte attenuati per un apparente lieto fine del protagonista.
Resta infatti quel sapore dolce-amaro della storia d’amore incompiuta, del tormento interiore senza soluzione che tanto assilla Theo dall’inizio alla fine, anche nel tentativo finale di “ricostruzione” della propria esistenza.
Lo stile è semplice e scorrevole e, tranne qualche piccola asetticità in alcuni dialoghi, nel complesso accattivante e coinvolgente.
Per chi volesse leggere in anteprima e acquistarlo, qui sotto trovate il link:

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