martedì 24 luglio 2012

DE...SCRITTI:

LA PENNA CHE SONDAVA LE PROFONDITA' DELL'ANIMO UMANO:
GEORGES SIMENON


Per molti, anche per me fino a qualche anno fa, era "solo" il creatore di Maigret. Ne possiedo qualche chilo: debbo dire che a volte mi soddisfano, a volte mi sembrano poco riusciti. Poi, come spesso capita, per caso sono venuto a conoscenza dell'altro Simenon, quello non legato a Maigret. E allora, apriti cielo: ho scoperto che l'ispettore ha coperto solo parte della grande produzione letteraria del suo creatore. Continuano, ancor'oggi, a uscire nuovi libri inediti in Italia (grazie alla Casa Editrice Adelphi), che si rivelano uno più bello dell'altro. E fa un certo effetto scoprire che sono anche piuttosto datati. Ma ciò non ne scalfisce la bellezza. La grande bravura di Simenon nel sondare l'animo dei protagonisti, nel costruire storie in cui ogni dettaglio va a incastonarsi al suo posto, dove con tratti essenziali emergono personalità diverse e contrastanti, deboli e forti, vittime del proprio passato, del proprio presente e del proprio futuro. 

 
IL PICCOLO LIBRAIO DI ARCHANGELSK
di GEORGES SIMENON
Titolo: Il piccolo libraio di Archangelsk
Autore: Georges Simenon
Pagine: 172
Editore: Adelphi
Il protagonista, Jonas Milk, è un esule russo che vive nella piccola place du Vieux-Marché. Possiede una piccola libreria alla portata di tutte le tasche, dove i libri possono essere acquistati o solo prestati. Gina Palestri è la più bella e attraente ragazza del mercato. Gli è stata offerta in sposa e Jonas ha accettato di sposarla. Ma la ragazza ha ventanni in meno, la tipica esuberanza e irrequietezza della gioventù ribelle. Jonas ama Gina, pur sapendo che lei non si nega scappatelle con qualche marocchino o qualche viandante di passaggio nel mercato. Le perdona il suo essere disordinata e condidivide con lei ogni segreto. Anche quello di una preziosissima raccolta di francobolli, messa insieme grazie a un lavoro di dedizione durato anni e anni.
Purtroppo Gina, attratta dal valore economico della raccolta gliela sottrae la sera in cui esce di casa, per non tornare più. Per questo Jonas comincia a mentire. E' un pò vergogna, la sua. Senso del ridicolo e rabbia sorda. Per molti, nella place, è invece stato lui, quel piccolo ebreo venuto dalla lontana Russia, ad aver fatto sparire l'infedele Gina.
Grande prova di Maigret, nella quale l'Autore conferma la grande limpidezza, semplicità e chiarezza del suo stile di scrittura. La descrizione delle situazioni e la grande bravura nell'indagare i più reconditi antri dell'animo umano, uniti ad una impareggiabile abilità nel caratterizzare con pochi tocchi i personaggi, fanno dell'Autore uno dei massimi esponenti della letteratura europea e mondiale del secolo scorso, e di questo libro uno dei migliori da lui scritti. Consigliatissimo.


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